Camere Bianche: cosa sono? Quali sono le linee guida?

Pannelli Sandwich

Porte scorrevoli

Pannelli Sandwich per Camere Bianche: Soluzioni Tecniche per Ambienti a Contaminazione Controllata

Cos’è una camera bianca? La camera bianca, dall’inglese ‘clean room‘ è un ambiente a contaminazione controllata. Lo scopo della camera bianca è quello di fornire un ambiente di lavoro che limita la presenza di particelle/particolato all’interno di esso grazie ad un particolare sistema di filtrazione dell’aria.

I parametri che vengono sottoposti a controllo continuo sono temperatura, umidità e pressione, i cui valori variano a seconda della destinazione d’uso dell’impianto. La camera bianca è quindi un’area di lavoro, nella quale l’aria è dalle 10 000 alle 50 000 volte più pulita rispetto all’aria normale.

In ambiti come il farmaceutico, il biomedicale, l’industria microelettronica, la cosmetica e l’alimentare ad alta specializzazione, le camere bianche rappresentano l’ambiente operativo più critico in termini di controllo di contaminazione, pulibilità, stabilità termica e compatibilità chimica.

La nostra esperienza pluriennale nella progettazione e produzione di pannelli sandwich per ambienti a contaminazione controllata ci permette di offrire soluzioni su misura in grado di soddisfare anche i capitolati più rigorosi e le normative internazionali più esigenti (GMP, ISO 14644, FDA, EU cGMP).

Linee guida Camere Bianche

Le linee guida di riferimento per le camere bianche sono: la normativa UNI EN 14644, che in Europa ha sostituito le Federal Stardards americane, e la Good Manufacturing Practice (GMP).

Per la classificazione delle camere bianche si fa riferimento alla norma UNI EN 14644. Questa norma definisce il numero e la concentrazione di particelle nel volume d’aria (in metri cubi). A seconda del valore di particelle presenti, è possibile classificare una camera bianca a partire dalla classe di pulizia ISO 1, che rappresenta la classe di pulizia più elevata, fino alla classe ISO 9. Inoltre, la normativa stabilisce che la classe di pulizia può essere misurata in tre diversi stati di funzionamento: as built, at rest e operational. La GMP, Annex 1, ‘Manufacture of Sterile Medicinal Products’ individua invece una serie di linee guida riguardo: mezzi e metodi, attrezzature e gestione della produzione per il raggiungimento di determinati standard qualitativi.

Requisiti

Progettare una camera bianca significa affrontare una sfida tecnica molto precisa: creare un ambiente dove ogni parametro – dall’aria alla temperatura, dalla finitura delle superfici fino ai flussi di persone e materiali – è pensato per ridurre al minimo la contaminazione.

Una camera bianca efficiente deve poter essere manutenuta e ispezionata senza interrompere le attività o compromettere la classificazione ambientale.
È per questo che privilegiamo soluzioni modulari, con pannelli ispezionabili, giunzioni sigillate e angoli raccordati, per semplificare pulizie e manutenzioni.

Anche il modo in cui persone e materiali entrano ed escono dalla camera bianca è regolamentato.
Servono:

  • Sistemi di accesso controllato (porte interbloccate, badge, aree di vestizione)

  • Pass-box o airlock per trasferire materiali senza contaminare l’ambiente

  • Un layout progettato per gestire correttamente i flussi e ridurre l’incrocio tra sporco e pulito

1. Controllo della pulizia dell’aria

Il primo e più noto requisito riguarda la quantità di particelle presenti nell’aria. Le camere bianche sono classificate in base alla norma ISO 14644-1, che definisce i limiti di particolato ammesso per metro cubo.
A seconda del settore e del tipo di lavorazione (ad esempio, farmaceutico, microelettronica, medicale o cosmetico), si sceglie una classe ISO più o meno restrittiva.

Per darti un’idea:

  • Una camera ISO 5 deve contenere al massimo 3.520 particelle da 0,5 micron per m³.

  • Una ISO 8 può arrivare fino a 3.520.000.

Questi valori impongono l’utilizzo di filtri HEPA o ULPA di altissima efficienza, e sistemi di ventilazione capaci di garantire decine, se non centinaia, di ricambi d’aria ogni ora.

2. Pressione differenziale tra ambienti

Un altro aspetto cruciale è il controllo delle pressioni tra locali adiacenti.
Una camera bianca deve essere sempre in sovrappressione rispetto agli ambienti esterni o a quelli meno puliti: questo assicura che, all’apertura delle porte, l’aria fuoriesca invece di entrare, evitando contaminazioni.

Tipicamente, si lavora con una differenza di pressione intorno ai 10–15 Pascal tra ambienti con classi diverse.

3. Superfici sanificabili e materiali a basso rilascio

Tutti gli elementi all’interno di una camera bianca – pareti, soffitti, pavimenti, porte, arredi – devono essere progettati per:

  • Non rilasciare particelle o polveri

  • Non assorbire umidità

  • Resistere ai detergenti chimici usati per la sanificazione

  • Essere lisci, continui, privi di fughe e interstizi

Per questo motivo, i pannelli sandwich con anima in XPS e rivestimenti in acciaio inox, PRFV (vetroresina) o HPL sono ideali: offrono elevata resistenza chimica, ottime prestazioni igieniche e una lunga durabilità, anche in ambienti sottoposti a cicli di lavaggio frequenti.

4. Temperatura e umidità costanti

Anche temperatura e umidità devono essere mantenute entro parametri rigorosi.
In genere:

  • La temperatura si mantiene tra 18°C e 24°C

  • L’umidità relativa tra 40% e 60%

Questi valori possono variare in base al tipo di produzione, ma devono essere sempre stabili e ben distribuiti per non compromettere i processi e la qualità dei prodotti.

I vantaggi dei nostri pannelli per camere bianche

 ✅ Massima igiene e sanificabilità

I pannelli sono progettati per garantire superfici continue, lavabili e resistenti ai detergenti chimici e ai sanificanti, fondamentali per evitare accumuli di particolato e contaminazioni.

Perfetta tenuta e compartimentazione

L’utilizzo di giunzioni a tenuta, profili sanitari e accessori tecnici consente la realizzazione di ambienti con pressione differenziata, evitando il passaggio di polveri, umidità e microrganismi tra comparti.

Modularità e ispezionabilità

I nostri sistemi prefabbricati consentono un rapido montaggio, ispezioni facili e modifiche non invasive, anche in ambienti già operativi.

Certificazioni e compatibilità normativa

Le soluzioni proposte rispettano le normative ISO e sono progettate per garantire la conformità ai requisiti delle linee guida internazionali nel settore delle camere bianche.

Materiali e configurazioni disponibili

Offriamo pannelli sandwich accoppiati con una vasta gamma di materiali per adattarsi alle diverse esigenze tecniche e normative dei clienti:

  • Anima isolante in Polistirene Estruso (XPS): eccellente isolamento termico, assorbimento idrico ridotto, stabilità dimensionale.

  • Rivestimenti esterni in:

    • Lamiera preverniciata: con finiture antibatteriche per ambienti ad alta igiene.

    • Acciaio inox AISI 304/316: elevata resistenza chimica, ideale per ambienti sterili o aggressivi.

    • Vetroresina (PRFV): ottima lavabilità, leggerezza e resistenza a urti e agenti chimici.

    • HPL (laminato plastico): superficie compatta, resistente e personalizzabile.

Tutti i materiali sono selezionati per offrire la massima resistenza all’invecchiamento, ai cicli di pulizia intensiva e agli ambienti con variazioni termiche controllate.

 

lorenzo

Testimonianza progettista

Direttore di stabilimento, da anni il nostro punto di riferimento nella gestione dello stabilimento di Roseto. Il padre come Lorenzo fanno parte della famiglia di Pannelli Termici dall’inizio delle attività. La loro cultura, storia e competenza sono preziose per tutto il gruppo.

Testimonianza Davide/Daniele

Responsabile di produzione e qualità, un ragazzo entrato come operatore di produzione che oggi ha ottenuto importanti traguardi professionali e diventato un riferimento e un esempio per tutte le nuove risorse di Pannelli Termici

luca
lorenzo

Testimonianza cliente

Direttore di stabilimento, da anni il nostro punto di riferimento nella gestione dello stabilimento di Roseto. Il padre come Lorenzo fanno parte della famiglia di Pannelli Termici dall’inizio delle attività. La loro cultura, storia e competenza sono preziose per tutto il gruppo.

1. Quali pannelli sono più adatti per la realizzazione di camere bianche?

I pannelli più indicati sono i pannelli sandwich con anima in XPS (polistirene estruso) accoppiati con rivestimenti in acciaio inox, vetroresina (PRFV) o HPL. Questi materiali garantiscono superfici continue, igieniche e facilmente sanificabili, ideali per rispettare i requisiti delle normative ISO 14644 e GMP.

Qual è la differenza tra le varie classi ISO di una camera bianca?

Le classi ISO, definite dalla norma ISO 14644-1, indicano il numero massimo consentito di particelle presenti nell’aria.

  • ISO 5 è adatta a processi altamente sterili (es. riempimento farmaceutico)

  • ISO 7–8 sono ideali per aree di confezionamento, stoccaggio o preparazione
    La scelta dipende dal tipo di prodotto trattato e dal livello di rischio di contaminazione.

Quali normative regolano la progettazione di camere bianche?

Le camere bianche devono essere progettate seguendo normative specifiche, tra cui:

  • ISO 14644-1 e ISO 14644-2 (classificazione e controllo particellare)

  • GMP (Good Manufacturing Practices) per il settore farmaceutico

  • Annex 1 EU GMP per produzione sterile

  • ISO 13485 per dispositivi medici

  • BRC/IFS per ambienti alimentari

È possibile personalizzare i pannelli per esigenze specifiche di processo?

Sì, offriamo pannelli su misura, con tagli, preforature, giunzioni a tenuta, angoli sanitari e accessori integrati (porte, finestre, pass-box).
Ogni progetto viene sviluppato in collaborazione con il cliente per garantire compatibilità con le esigenze impiantistiche, normative e operative del settore di riferimento.

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